sabato 26 luglio 2008

AK-46/74

Kalashnikov AK-47/AK-74Non possiamo parlare di armi d’assalto senza segnare quella più famosa, usata e venduta al mondo, il Kalashnikov AK-47 (AK sta per Avtomat Kalashnikova).Il modello è originario di un progetto del 1947 (appunto) e nella versione iniziale o nelle sue innumerevoli varianti (anche se poca cosa) si conta che sia stato venduto nel mondo in quasi 100 milioni di pezzi.Nell’immaginario collettivo, questa è veramente un’arma leggendaria, famosa per la sua estrema duttilità, semplicità nell’uso e nella manutenzione e insuperabile funzionalità in tutte le peggiori condizioni possibili. Non a caso se pensiamo a guerriglia, a terrorismo e assalto, non possiamo non associarli al fucile mitragliatore AK.La storia ufficiale narra che il sergente russo Mikhail Kalashnikov, ricoverato in ospedale per una ferita, iniziò lo sviluppo di diverse piccole armi durante la Seconda Guerra Mondiale. Agli inizi degli anni ‘40 fu assegnato al ‘Izhevsk Machinebuilding Plant’ (IZHMASH), dove nel 1944 sviluppò una carabina semi-automatica, funzionante a gas. Iniziato questo progetto, ha creato, tra il ‘45 e il ‘46, un fucile d’assalto che sottopose ai test dell’esercito sovietico. Tra la fine del 1946 e l’inizio dell’anno seguente sviluppò una seconda ripriogettazione della sua arma per un nuovo set di prove che si ebbero nel 1947. L’ultima versione fu ritenuta di gran lunga la migliore rispetto alla concorrenza e l’arma venne adottata nel 1949 con il nome di “7,62mm Automat Kalashnikova, obraztsa 1947 goda” (7.62mm fucile automatico Kalashnikov, modello del 1947), più semplicemente AK-47.Ufficialmente tutti gli eserciti dell’ex Patto di Varsavia hanno adottano l’arma in questione. In più è stata fornita a molti paesi (in Asia, Medio Oriente, Africa), per via del basso costo e della semplice funzionalità. Poi ovviamente è lo strumento (purtroppo di morte) del 99% dei guerriglieri nel mondo, sempre per il fatto che è economico e facilmente reperibile. Poi la leggenda parla che sia in grado di funzionare anche legato con il fil di ferro.Parlando di tecnica, l’AK-47 funziona a gas con colpo rotante a due tiranti. Ha una lunghezza di 87 cm mentre la canna è di 415 mm. Pesa 4,3 kg (3,14 la versione senza calzio, chiata AKM). Usualmente il caricatore è da 30 colpi che possono essere sputati con un ciclo di rotazione di 600 proiettili al minuto. Raggio operativo d’azione intorno ai 400 metri.L’evoluzione seguente, l’AK-74 (modello adottato appunto a metà degli anni ‘70 dall’esercito sovietico), non ha stravolto il progetto iniziale (e neppure l’estetica), ma tentato di migliorarne le caratteristiche. Abbiamo così la possibilità di scelta tra la versione con gli inserti in legno (caratteristica spiccata del Kalashnikov), piuttosto che in plastica scura, più vicini agli standard militari nel mondo.Almeno fino all’introduzione della serie AK100 che fu realizzata per adattare all’arma i proiettili 5.56 NATO.
Certo alcune forze speciali russe adottano modelli più sofisticati e nuovi, come l’AS-Val, oppure l’A-91. Ma niente sembra scalfire il buon vecchio Kalashnikov.Lo stesso AN-94 (Avtomat Nikonova), che negli anni ‘90 aveva tentato di sostituire l’obsoleto AK-74, non riuscì nell’impresa complice un maggior costo di produzione e il fatto che - a conti fatti - non si discostasse di molto, in termini pratici, dal vetusto genitore; oltre a essere più complesso nell’uso sia del Kalasnikov ma anche dell’americano M16. Oggi l’AN-94 viene considerato come la ’scelta professionistica’, ed è usato in numero limitato dalle forze speciali dell’esercito russo e della polizia e dal Ministero degli Affari Interni della Russia.

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