giovedì 18 settembre 2008

La grande Berta

Gli M42 entrarono in servizio il 12 agosto 1914 durante l'assedio di Liegi. Il 15 agosto, i tredici forti che cingevano la città belga (tra cui il forte di Loncin) erano stati distrutti. Le Berta devastarono le fortezze di Anversa, Maubeuge, Namur, Verdun, Ypres così come le difese russe del Danubio. I danni causati ai forti, che erano reputati indistruttibili, impressionarono e preoccuparono gli alleati. Una interessante testimonianza della potenza di questi cannoni, nonché del loro impatto psicologico, ci viene data dallo storico inglese Alistair Horne, che nel suo libro Il prezzo della gloria - Verdun 1916, riferisce come l'onda d'urto causata dallo sparo della Grande Berta potesse «infrangere i vetri delle case nel raggio di tre chilometri».
Tuttavia, la fama popolare della grande Berta nasce dalla confusione con i lunghi cannoni che bombardarono Parigi nel 1918 e che i tedeschi chiamavano Ferngeschütz o Pariser Kanonen o anche Parisgeschütz: Rausenberger aveva adattato dei tubi di grosso calibro destinati all'incrociatore Ersatz Freya, la cui costruzione era stata sospesa.
L'ultima volta che questi cannoni furono utilizzati fu nella battaglia di Verdun; in seguito la loro gittata fu giudicata troppo corta e non furono più utilizzati.
Alla fine della guerra, gli M42 furono distrutti perché non cadessero in mani nemiche. Solo il cannone destinato al campo di tiro di Meppen sopravvisse, fu leggermente rimaneggiato e successivamente rimontato. Ribattezzato große Gilda (grande Gilda), venne utilizzato nel dicembre del 1941, durante l'assedio di Sebastopoli e qualche anno più tardi durante l'insurrezione di Varsavia. Bombardò ugualmente la linea Maginot, ma senza grandi risultati. A causa della sua età non poteva sparare più di quindici colpi: la Germania preferì quindi sviluppare i razzi-missile, tra cui i celebri V1 e V2.
Secondo le testimonianze dell'epoca, né la grande Berta, né la grande Gilda erano classificate come cannoni, infatti secondo i canoni classici e secondo la sigla (M42, dove M sta per Mörser), questa bocca da fuoco doveva essere classificata come mortaio, in quanto sparante prevalentemente nel terzo arco (elevazione superiore a 45°).

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