martedì 15 luglio 2008


La polvere nera è stato il primo esplosivo sintetizzato; se ne ha infatti notizia fin dal tredicesimo secolo. Non è altro che una miscela di salnitro (nitrato di potassio) e prodotti combustibili (zolfo e carbone). Variando i rapposti relativi tra questi tre componenti si ottengono caratteristiche diverse per quello che riguarda la combustione, la produzione di fiamma, ecc.
Una composizione che può essere considerata "di base" prevede: il 75% di nitrato di potassio, il 10% di carbone e il 15% di zolfo. Un piccolo eccesso di carbone (max 12%) porta ad una accellerazione della combustione, mentre eccessi di zolfo (max 16%)o salnitro (max 80%) la ritardano. L'eccesso di zolfo rende tuttavia la polvere conservabile più a lungo. Un saggio per controllare le giuste dosi dei componenti prevede di bruciare un poco di polvere su un foglio di carta. Esso deve rimanere assolutamente intatto e privo di colorazioni. Striature gialle sono indice di troppo zolfo, mentre tracce nere indicano un eccesso di carbone. Un danneggiamento della carta indica invece umidità. Il nome "polvere nera" è forviante, perchè il colore tipico deve essere grigio scuro. Se il colore della polvere tende invece al nero significa che essa è troppo ricca di carbone o di umidità.

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