sabato 23 agosto 2008

LE ARTIGLIERIE AD AVANCARICA

La dotazione di artiglieria dei forti di sbarramento era cospicua e poteva raggiungere le 40-50 bocche da fuoco, sistemate in casematte o su piazzole a cielo aperto. In prevalenza si trattava di cannoni di grosso calibro e mortai, fusi in bronzo, ad avancarica e ad anima liscia. Fino al XIX secolo il calibro del cannone equivaleva al peso del proietto espresso in libbre. Il valore della libbra variava a seconda del paese considerato. I diversi tipi di cannoni erano classificati secondo le seguenti tipologie: Mezzo cannone o da 32 libbre: il pezzo era lungo circa 3,600 metri, con un peso di 3000 chilogrammi. Quarto di cannone o da 16 libbre: lunghezza 3,400 metri, 2000 chilogrammi di peso, palle da circa 7,8 chilogrammi. Sagro da 8 libbre: lunghezza 2,800 metri, 1000 chilograI pezzi venivano incavalcati su pesanti affusti di legno e metallo da posizione, denominati alla marinara, perché del tutto simili a quelli adottati sui grandi bastimenti da guerra: essi presentavano il notevole vantaggio di ridurre, con la loro rilevante inerzia, l'arretramento dovuto al rinculo nel momento in cui il pezzo faceva fuoco. L'affusto era comunque trattenuto, tramite spesse corde di canapa, a due ganci fissati lateralmente all'apertura della cannoniera, per ridurne ulteriormente i movimenti. Il caricamento e la manovra delle artiglierie erano operazioni lunghe e complesse, che esigevano personale qualificato e ben addestrato. Le artiglierie avevano a disposizione diversi tipi di proietti. La gittata di questi pezzi era compresa tra i 500 e i 1000 metri, a seconda dei calibri. mmi di peso. Palle da 3,9 chilogrammi.

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