Visualizzazione post con etichetta stosia delle armi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta stosia delle armi. Mostra tutti i post

mercoledì 24 settembre 2008

LE ARMI A RIPETIZIONE

La necessità di poter disporre di più colpi da sparare in rapida successione trovò soddisfazione in Europa solo negli anni ’80 del XIX secolo.
Negli Stati Uniti, viceversa, le armi con serbatoio (tubolare) avevano avuto i natali già negli anni ’60, principalmente ad opera di Christopher Spencer e Benjamin Tyler Henry, che lavoravano rispettivamente per la COLT Firearms e per la New Haven Arms Co. (la futura Wìnchester).
Molte carabine di entrambi i progettisti diedero ottima prova già durante la guerra di secessione; il progetto migliore era però quello di Henry che ebbe anche maggior fortuna e portò allo sviluppo dei diversi modelli di fucili e carabine di Oliver Wichester, prodotte tuttora in diverse versioni e calibri.In queste armi il funzionamento è comandato da una leva che protegge il grilletto e che, azionata verso il basso, apre l’otturatore, arma il cane (esterno) e posiziona una cartuccia, prelevata dal serbatoio tubolare sotto la canna, in linea con la camera di scoppio; riportando la leva in posizione di riposo, la cartuccia viene camerata dalla chiusura dell’otturatore che, a sua volta, viene bloccato dallo scorrimento verticale di un robusto blocchetto di fermo.Il funzionamento era molto veloce e sicuro, anche perché la mano del tiratore era sempre presso il grilletto.

Le rivoltelle

E curiosa la diversa concezione che si sviluppò nello stesso periodo sulle due sponde dell'Oceano Atlantico per quanto riguarda le armi corte; è da notare che mentre per i fucili la regola era il monocolpo, per le armi corte si passò subito al sistema a ripetizione a tamburo. Una rivoltella è un'arma nella quale i colpi sono contenuti in un cilindro (chiamato tamburo) che ruota ogni volta che il cane viene armato mettendo così sempre in linea con la canna un nuovo colpo; normalmente in un tamburo vengono ricavate da cinque ad otto camere di cartuccia ma vi sono esempi di tamburi particolari che potevano cIn Europa il passaggio fù dalle pistole monocolpo ad avancarica ai revolver per cartucce a spillo a doppia azione sistema Lefacheaux (nei quali era possibile scegliere il tipo di funzionamento: armare manualmente il cane ogni volta per un tiro più preciso od agire direttamente sul grilletto per un tiro più veloce) e, solo successivamente, ai revolver a cartuccia a percussione posteriore (anulare o centrale).ontenere anche dodici e più colpi.
Negli Stati Uniti, invece, dalla pistola ad avancarica monocolpo si passò ai revolver ad avancarica (sia a singola che a doppia azione), per arrivare poi ai revolver concepiti per la più moderna cartuccia con percussione centrale ma, almeno inizialmente, solo ad azione singola e nei quali occorreva armare manualmente il cane ogni volta.Fu proprio negli Stati Uniti che nacquero le migliori rivoltelle del mondo ad opera principalmente di Samuel Colt, Horace Smith, Daniel Wesson e del giù citato Eliphalet Remington.
Il revolver COLT mod. 1873 calibro 45.
Tali armi avevano il vantaggio della robustezza e della rusticità, qualità indispensabili in zone selvagge dove spesso la propria vita dipendeva dal sicuro funzionamento di un'arma. Alcune di esse fanno ormai parte della leggenda americana quali la famosa COLT mod. 1873 in calibro 45 che chiunque avrò visto al fianco del cow boy di turno in uno dei numerosi film sul selvaggio West. Questa era un'arma a struttura rigida, a singola azione, assai robusta e di sicuro funzionamento con tamburo a sei camere e di peso e dimensioni relativamente contenuti (per l�epoca), era però abbastanza lenta da caricare ed i bossoli sparati andavano estratti uno per volta. Una notevole velocizzazione a queste operazioni venne pensata e realizzata dalla Smith & Wesson che brevettò rivoltelle a telaio apribile nei quali l'espulsione dei bossoli era simultanea ed il tamburo rimaneva esposto per un veloce riempimento.

domenica 21 settembre 2008

LE PRIME ARMI A RETROCARICA

La seconda metà del XIX secolo (in particolare dal 1860 al 1880) è stato un periodo assai travagliato in più o meno tutto il mondo; in Europa le varie guerre di indipendenza o di conquista, in Africa e Medio Oriente le guerre coloniali, in Sud America le rivoluzioni e negli Stati Uniti la guerra civile (di secessione), le guerre indiane e la conquista del selvaggio West fecero sì che le esigenze primarie dei Governi fossero quelle di avere a disposizione i mezzi necessari per poter sopraffare il nemico di turno. Il lungo elenco degli inventori e progettisti che elaborarono nuovi sistemi non rientra nello scopo di questo lavoro e, pertanto, verranno citati solo i più importanti.

Il sistema
Sharps a blocco cadente Christian Sharps ebbe il merito di progettare uno dei sistemi di chiusura più efficaci (viene utilizzato, modificato, ancora oggi) in armi estremamente precise; durante la guerra di secessione le truppe unioniste fecero largo uso di fucili Sharps muniti di cannocchiale tant'è che ancora oggi in America il termine Sharpshooter è sinonimo di tiratore scelto.In quest'arma per mezzo di una leva, che fungeva anche da guardamano, si apriva e richiudeva il blocco di culatta (che scorreva verticalmente), si estraeva ed espelleva il bossolo sparato e si armava il cane (che sarebbe poi scomparso nei modelli successivi). Questo sistema era così efficace che fu ripreso e modificato da altri progettisti tra i quali i più famosi furono l'Inglese Peabody, lo Svizzero Martini, il Tedesco Werder, il Belga Comblain e gli Americani Henry, Browning e Winchester.

lunedì 8 settembre 2008

Taurus PT 911, PT 940, PT 945 pistole (Brasile)

Il primo Taurus di serie 900 pistole, il .40 S & W calibro PT 940 è stato introdotto nel 1992 nel tentativo di fornire sia civili e di polizia, tiratori con una pistola sostanzialmente più compatta di quella loro full-size PT 92 / PT 100 serie pistole, ancora grande e potente abbastanza per essere utilizzati come dovere primario o auto-difesa arma. Due anni più tardi Toro ha introdotto una versione calibro .45, che è stato leggermente più lungo e più pesante a causa della maggiore turno. Una versione 9 millimetri, il PT 911, apparso nel 1997, e nel 2005 nei pressi di Toro ha introdotto la più nuova pistola nella sua linea 900, il PT 909. Il PT 909 è meccanicamente simili a PT 911, ma ha una diversa forma di aderenza (con curve backstrap, come PT 945) e un Picatinny integrante di tipo accessorio ferroviario sul frame al di sotto del barile.

MG 13 'Dreyse' mitragliatrice (Germania)

In parallelo con i lavori svolti in Svizzera (questo lavoro ha portato allo sviluppo dei Steyr-Solothurn S2-200, conosciuto anche come MG 30 in servizio o austriaco 31M servizio in ungherese), nel corso tardi anni Venti e Trenta precoce di armi tedesco-making preoccupazione Rheinmetall continuato domestici sviluppi fondati su WW1-era disegni e modelli. All'inizio degli anni 1930 Rheinmetall aveva modificato il modello 1918 "Dreyse" LMG in una rivista alimentato, luce mitragliatrice che è stata conosciuta come Grande 13 (dispositivo 13). Sviluppati alla luce delle raccomandazioni da esperti esercito tedesco, questa arma è stato testato in maniera esauriente e ufficialmente adottato dalla Wehrmacht come MG 13 nel 1932. La designazione MG 13 è stato selezionato come mascherare, nel tentativo di rappresentare una nuova arma sviluppato come un vecchio (1913 pattern) modello agli occhi degli alleati di controllo applicate Commissione, che il trattato di Versailles. Per un breve periodo di tempo la MG 13 divenne il nucleo della squadra di fanteria tedesca. Inizialmente è stato rilasciato con un rotondo€ 25-curvo casella rivista, ma in seguito a una speciale 75-round twin tamburo (Doppeltrommel 13) è stato sviluppato per fornire più sostenuta di fuoco, in particolare per le missioni di AA. Questo doppio tamburo è basata su, ma non intercambiabile con il simile doppio tamburo rivista sviluppato per Luftwaffe's MG 15 mitragliatrice, che è stato ampiamente utilizzato su aeromobili tedesco in veste di osservatore's arma.